Un antiluterano leccese. L'abate generale celestino Iacopo Moronessa


Abstract


En
A figure almost completely neglected in the novero of the authors Salento is that of Iacopo Moronessa. He was born in Lecce at the beginning of the '500 and began his formative and religious journey in the old monastery of Santa Croce, which stood near the castle. The Celestini had settled in Lecce for over a century and a half and had been rooted in the territory thanks to the good consideration they enjoyed, the pastoral activity and the educational and cultural offer. He continued his studies in Naples, where he received the Bachelor in 1535 and Bologna, where he was awarded the title of Doctor in Sacred Theology in the 1539. He reached the highest degree within his order, covering the charge of Abbot General from 1546 to 1549. He was motivated by profound religious zeal and addressed his studies and his pastoral commitment to the fight against the Lutheranism. Perhaps in this way his activism could be seen the reason for the attempted poisoning of which he was victimized in the 1547 and the other attempts at elimination. There are four works of him, which testify to his love for study and culture and his commitment to the defence of Catholic orthodoxy.
It
Una figura quasi del tutto trascurata nel novero degli autori salentini è quella di Iacopo Moronessa. Nacque sicuramente a Lecce agli inizi del '500 ed iniziò il suo percorso formativo e religioso nel vecchio monastero di Santa Croce, che sorgeva nei pressi del castello. I Celestini si erano stanziati a Lecce da oltre un secolo e mezzo e si erano radicati nel territorio grazie alla buona considerazione di cui godevano, all'attività pastorale e all'offerta formativa e culturale. Proseguì gli studi a Napoli, dove conseguì il baccellierato nel 1535 e a Bologna, dove fu insignito del titolo di dottore in Sacra Teologia nel 1539. Raggiunse il più alto grado all'interno del suo Ordine, ricoprendo la carica di abate generale dal 1546 al 1549. Era animato da profondo zelo religioso e indirizzò i suoi studi e il suo impegno pastorale alla lotta contro il luteranesimo. Forse proprio in questo suo attivismo si potrebbe intravedere la ragione del tentativo di avvelenamento di cui fu vittima nel 1547 e degli altri tentativi di eliminazione. Di lui ci rimangono quattro opere, che testimoniano il suo amore per lo studio e la cultura e il suo impegno a difesa dell'ortodossia cattolica.

DOI Code: 10.1285/i20380313v24p139

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