Scene musicali, costumi e ritratti di vita popolare nelle province del Regno di Napoli (secc. XVIII-XIX)
Abstract
En
In 1782 the king of Naples, Ferdinand IV of Bourbon, promoted an intense reconnaissance campaign in order to find out the different clothing fashions followed throughout his kingdom so that he could enrich the catalogue of figures which were painted on the Royal Factory of Capodimonte porcelain. Among the artists involved there were Saverio Della Gatta, already known for his paintings showing landscapes and scenes of everyday life, and, in the following years, Antonio Berotti and Stefano Santucci. The characters, dressed in traditional costumes of the royal provinces, were mainly represented in watercolours or gouaches portraying individual subjects and genre scenes, sometimes influenced by the artist-travellers from the other side of the Alps. These works describe a peaceful world without strong conflicts, rarely showing poverty or the efforts of work and they are characterized by a certain humanity. This paper aims to highlight some aspects of the presence of music in scenes portraying folk customs and moments of everyday life in the Kingdom of Naples, in the late Eighteenth and early Nineteenth centuries.
It
Nel 1782 il re di Napoli Ferdinando IV di Borbone promosse una intensa campagna di ricognizione d’après nature nelle province del regno, al fine di conoscere le diverse «fogge di vestire» dei suoi sudditi ed arricchire il catalogo dei soggetti dipinti sulle porcellane della Real Fabbrica di Capodimonte. Tra gli artisti coinvolti si impose Saverio Della Gatta, già noto per le sue vedute e scene di vita popolare. Negli anni successivi la ricognizione fu portata avanti da Antonio Berotti e Stefano Santucci. I modelli, abbigliati con i costumi tradizionali delle province regie, erano fissati prevalentemente entro acquerelli o gouaches che ritraevano singoli soggetti e scene di genere, rivelando in taluni casi le influenze esercitate dagli artisti-viaggiatori d’oltralpe. Le opere descrivono un mondo sereno e avulso da conflitti profondi, raramente segnato dalla miseria o dalla fatica del lavoro e caratterizzato da una certa umanità. Il contributo intende mettere in luce alcuni aspetti legati alla presenza dell’elemento musicale nell’ambito delle scene che ritraggono momenti di vita e costumi popolari delle province del Regno di Napoli tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.
In 1782 the king of Naples, Ferdinand IV of Bourbon, promoted an intense reconnaissance campaign in order to find out the different clothing fashions followed throughout his kingdom so that he could enrich the catalogue of figures which were painted on the Royal Factory of Capodimonte porcelain. Among the artists involved there were Saverio Della Gatta, already known for his paintings showing landscapes and scenes of everyday life, and, in the following years, Antonio Berotti and Stefano Santucci. The characters, dressed in traditional costumes of the royal provinces, were mainly represented in watercolours or gouaches portraying individual subjects and genre scenes, sometimes influenced by the artist-travellers from the other side of the Alps. These works describe a peaceful world without strong conflicts, rarely showing poverty or the efforts of work and they are characterized by a certain humanity. This paper aims to highlight some aspects of the presence of music in scenes portraying folk customs and moments of everyday life in the Kingdom of Naples, in the late Eighteenth and early Nineteenth centuries.
It
Nel 1782 il re di Napoli Ferdinando IV di Borbone promosse una intensa campagna di ricognizione d’après nature nelle province del regno, al fine di conoscere le diverse «fogge di vestire» dei suoi sudditi ed arricchire il catalogo dei soggetti dipinti sulle porcellane della Real Fabbrica di Capodimonte. Tra gli artisti coinvolti si impose Saverio Della Gatta, già noto per le sue vedute e scene di vita popolare. Negli anni successivi la ricognizione fu portata avanti da Antonio Berotti e Stefano Santucci. I modelli, abbigliati con i costumi tradizionali delle province regie, erano fissati prevalentemente entro acquerelli o gouaches che ritraevano singoli soggetti e scene di genere, rivelando in taluni casi le influenze esercitate dagli artisti-viaggiatori d’oltralpe. Le opere descrivono un mondo sereno e avulso da conflitti profondi, raramente segnato dalla miseria o dalla fatica del lavoro e caratterizzato da una certa umanità. Il contributo intende mettere in luce alcuni aspetti legati alla presenza dell’elemento musicale nell’ambito delle scene che ritraggono momenti di vita e costumi popolari delle province del Regno di Napoli tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.
DOI Code:
10.1285/i20380313v21p79
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