Educazione all'arte e semplessità: quali spunti inclusivi?


Abstract


Abstract: The aim of this contribution is to analyse the value of art, starting from Kandinsky's thought in his two main works, as a means not only of cultural transmission, but also of simplexity, i.e., capable of supporting whoever benefits from it, during the teaching-learning process, in dealing with the complexity inherent in the same process. Acting according to the paradigm of simplexity, implies in didactics the teacher's predisposition in operating by adapting his action to the needs of his pupils, leaving room for experimentation, for the paradoxical use of educational-didactic mediators, intervening transversally to improve the awareness of the self and of the other from oneself, orienting didactics more towards an inclusive dimension.Keywords: art; inclusion; simplexity

Il presente contributo ha l’obiettivo di analizzare il valore dell’arte, partendo dal pensiero di Kandinsky presente nelle sue due opere principali, come mezzo non solo di diffusione culturale, bensì di semplessità, cioè in grado di supportare chiunque ne fruisca, durante il processo di insegnamento-apprendimento, nell’affrontare la complessità insita nel processo medesimo. Agire seguendo il paradigma della semplessità, implica in didattica la predisposizione del docente nell’operare adattando la propria azione ai bisogni dei propri alunni, lasciando spazio alla sperimentazione, all’uso paradossale dei mediatori educativo-didattici, intervenendo trasversalmente al fine di migliorare la consapevolezza del sé e dell’altro da sé, orientando maggiormente la didattica verso una dimensione inclusiva.


DOI Code: 10.1285/i24995835v2023n18p199

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