Riscrivere l’uomo, riscrivere il mondo: la potenza creatrice del linguaggio in Midnight’s Children di Salman Rushdie

Abstract

Despite its formal complexity, Midnight’s Children remains one of Salman Rushdie’s greatest commercial successes. Its themes of self-realisation, identity, memory, the individual’s place in History, idealism, and authoritarianism, are still very relevant today. In this article, we will discuss one of the central issues in Salman Rushdie’s novel: the power of imagination and the infinite transformative possibilities of language. By exploring the narrative voice of the novel, as well as its postcolonial and postmodernist background, we intend to highlight how Rushdie demonstrates the creative potential of language and how it can serve a constant transformation of the Self, while also criticising its abuse. Focal to this article is the contrast between three opposing narrative modes, as employed by different characters in the novel: magic realism and realism, autobiographical and historiographical writing, inclusive and sectarian sociopolitical narratives.

Nonostante la sua complessità formale, I figli della mezzanotte rimane uno dei maggiori successi commerciali di Salman Rushdie. I suoi temi di auto-realizzazione, identità, memoria, il posto dell'individuo nella Storia, idealismo e autoritarismo, sono a tutt’oggi di grande rilevanza. In questo articolo, discuteremo una delle questioni centrali nel romanzo di Salman Rushdie: il potere dell’immaginazione e le infinite possibilità trasformative del linguaggio. Esplorando la voce narrante del romanzo, nonché il suo retroscena postcoloniale e postmodernista, intendiamo evidenziare come Rushdie dimostri il potenziale creativo del linguaggio, pur criticandone l’abuso, e come esso possa servire una costante trasformazione del Sé. Al centro di questo articolo c’è il contrasto fra tre opposte modalità narrative, impiegate dai diversi personaggi nel romanzo: realismo magico e realismo, scrittura autobiografica e storiografica, narrazioni sociopolitiche inclusive e settarie.