Imposture e mistificazioni di agiografi e curiali ai danni di Antonio Galateo nel corso del Settecento


Abstract


En
Antonio De Ferrariis Galateo (Galatone 1448-Lecce 1517) suffered numerous wrongs during his life and after he died. As a child, he suffered the murder of his father Pietro, a notary and a priest of Greek religion; then he was victimised because of the Hermit from the beginning of the sixteenth to the eighteenth century by priests and philopatrid priests only because he had criticised the heads of a not truly Christian Church. His writings were copied and manipulated, both in the Basel edition of 1558 and at the beginning of the 18th century in the curia of Nardò; his texts were distorted and used for party purposes. An example was Galatone's lswsuit against ten simple priests, with fake documents prepared in the curia, when he was mentioned in 1504 as a friend of Bishop Setario's, as an abolitionist of the Greek rite in Galatone, having his uncle and his nephew appointed as archpriest and archdeacon of the Collegiate Church of the Blessed Annunziata, with the building of a memorial chapel. He was referred to as the author of a work written in French at King Federico II's court in Tours. Finally in 1786, with the false location of Oxford, and the false name of Teodosio Lamech, Achille Trezza from Lecce published the Lettere storiche dello stato della Giapigia, completely copying De Situ Iapygiae and also physically identifying himself with Galatone's humanist.
It
Antonio De Ferrariis Galateo (Galatone 1448-Lecce 1517) subì numerosi torti da vivo e da morto. Da ragazzino gli ammazzarono il padre Pietro, notaio e sacerdote di religione greca; poi fu preso di mira a causa dell'Eremita dagli inizi del '500 a tutto il '700 da prelati e preti filopatridi solo perché si era preso la libertà di critica nei confronti dei vertici di una Chiesa poco cristiana. Fu copiato e manipolato, sia nella edizione di Basilea del 1558, sia agli inizi del '700 nella curia di Nardò; i suoi testi furono distorti e usati per fini di parte. Come la causa del capitolo di Galatone contro dieci preti semplici in cui, con documenti falsi costruiti in curia, venne indicato nel 1504, quale amico del vescovo Setario, come, abolitore del rito greco a Galatone, facendo nominare un suo zio e un nipote arciprete e arcidiacono della collegiata della Beata Annunziata, con erezione di un sacello a ricordo. Gli fu attribuita un'opera scritta in francese presso l'esule re Federico II a Tours. Infine nel 1786, con la falsa location di Oxford, e il falso nome di Teodosio Lamech, Achille Trezza di Lecce, pubblicò Lettere storiche dello stato della Giapigia, copiando totalmente il De Situ Iapygiae e identificandosi anche fisicamente con l'umanista di Galatone.

DOI Code: 10.1285/i20380313v23p209

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