Etica alimentare e dietetica nel “De Educatione” (1505-1506) di Antonio De Ferraris Galateo al duca di Calabria Ferdinando d’Aragona
Abstract
En
With the Spanish conquest of the Kingdom of Naples at the beginning of 500, the new rulers introduced their own customs, fashion, literary and musical tastes, imposing on populations a humiliating social and cultural subjugation that they even extended to food.The doctor-humanist Antonio de Ferraris, called “il Galateo”, fearing that the legitimate heir to the throne, the young Ferdinand of Aragon, on exile in Spain, hope of nostalgic and pro-Aragonese supporters, could be corrupted, wrote the treatise De Educatione and sent it to the tutor to the Prince, Crisostomo Colonna, exhorting him to supervise the boy, and bring him up according to the Italian tradition that derived from the Greek and Roman civilizations.His dietary and food ethics advice is very important for a healthy and manly growth, recommending moderation, healthy food, frugality, simplicity, and abhorring the elaborate and refined food and the complex protocols of the new barbarians.Only with a serious physical and literary education, could he acquire the skills necessary to get back the usurped kingdom and govern it with wisdom and balance.
It
Con la conquista spagnola del Regno di Napoli agli inizi del 500, i nuovi dominatori, introdussero i propri costumi, moda, gusti letterari, musicali, imponendo alle popolazioni un umiliante assoggettamento socio culturale che estesero anche alla alimentazione.Il medico-umanista Antonio De Ferrariis detto il Galateo, paventando che l’erede legittimo al trono, il giovanetto Ferdinando d’Aragona, esule in Spagna, speranza dei nostalgici e filo-aragonesi, potesse corrompersi, scrisse il trattato De Educatione e lo inviò al precettore del principe, Crisostomo Colonna, esortandolo a vigilare sul ragazzo, e lo educasse secondo la tradizione italiana che derivava dalle civiltà greca e romana.Importanti sono i suoi consigli dietetici e di etica alimentare ai fini di una crescita sana e virile, in cui raccomandava moderazione, cibi sani, frugalità, semplicità, e aborrisse i cibi elaboratissimi e raffinati e i complicati cerimoniali dei nuovi barbari.Solo con una seria educazione fisica e letteraria, avrebbe potuto acquisire le doti necessarie a recuperare il regno usurpato e a governarlo con saggezza ed equilibrio.
With the Spanish conquest of the Kingdom of Naples at the beginning of 500, the new rulers introduced their own customs, fashion, literary and musical tastes, imposing on populations a humiliating social and cultural subjugation that they even extended to food.The doctor-humanist Antonio de Ferraris, called “il Galateo”, fearing that the legitimate heir to the throne, the young Ferdinand of Aragon, on exile in Spain, hope of nostalgic and pro-Aragonese supporters, could be corrupted, wrote the treatise De Educatione and sent it to the tutor to the Prince, Crisostomo Colonna, exhorting him to supervise the boy, and bring him up according to the Italian tradition that derived from the Greek and Roman civilizations.His dietary and food ethics advice is very important for a healthy and manly growth, recommending moderation, healthy food, frugality, simplicity, and abhorring the elaborate and refined food and the complex protocols of the new barbarians.Only with a serious physical and literary education, could he acquire the skills necessary to get back the usurped kingdom and govern it with wisdom and balance.
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Con la conquista spagnola del Regno di Napoli agli inizi del 500, i nuovi dominatori, introdussero i propri costumi, moda, gusti letterari, musicali, imponendo alle popolazioni un umiliante assoggettamento socio culturale che estesero anche alla alimentazione.Il medico-umanista Antonio De Ferrariis detto il Galateo, paventando che l’erede legittimo al trono, il giovanetto Ferdinando d’Aragona, esule in Spagna, speranza dei nostalgici e filo-aragonesi, potesse corrompersi, scrisse il trattato De Educatione e lo inviò al precettore del principe, Crisostomo Colonna, esortandolo a vigilare sul ragazzo, e lo educasse secondo la tradizione italiana che derivava dalle civiltà greca e romana.Importanti sono i suoi consigli dietetici e di etica alimentare ai fini di una crescita sana e virile, in cui raccomandava moderazione, cibi sani, frugalità, semplicità, e aborrisse i cibi elaboratissimi e raffinati e i complicati cerimoniali dei nuovi barbari.Solo con una seria educazione fisica e letteraria, avrebbe potuto acquisire le doti necessarie a recuperare il regno usurpato e a governarlo con saggezza ed equilibrio.
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