Il VI workshop PSBA VI, “Plasmi, Sorgenti, Biofisica ed Applicazioni”, si è tenuto il 14 e 15 dicembre 2018 presso l’aula conferenze “Ennio De Giorgi” del Dipartimento di Matematica e Fisica della nostra Università. Dall’edizione del 2014 gli appuntamenti del PSBA sono durati due giorni, mentre i primi sono iniziati con incontri di un solo giorno. L’esigenza di allungare la durata è nata dalla partecipazione dei rappresentati dell’istituendo albo del fisico professionale (ANFEA) e dalla partecipazione di ricercatori di nuove aree scientifiche in particolar modo da ricercatori sui rivelatori per la fisica nucleare e dai centri ospedalieri dal Salento. Al successo del l’evento hanno contribuito ricercatori del Dipartimento di Scienze Biologiche, della locale sezione INFN, dell’Università dell’Aquila, di Messina ed altri. Lo scopo del workshop è stato sempre quello di confrontare le proprie esperienze scientifiche e tecnologiche nelle differenti discipline allo scopo di concentrare i vari sforzi e raggiungere quel risultato che la comunità intera è in attesa di ricevere. Le tematiche presentate hanno trattato argomenti di Fisica, Biologia, Medicina, Biotecnologia, Chimica ed Ingegneria. Quello che il workshop ha dimostrato sono stati i risultati della ricerca scientifica particolarmente della nostra area meridionale che pur se con pesanti difficoltà economiche continua ad accumulare successi in varie discipline. I risultati sperimentali devono essere messi in relazione alla qualità della vita, sia nell’immediato che per il futuro. Quindi i risultati devono essere messi a disposizione dell’uomo, inteso come individuo soggetto ad invecchiamento e come individuo strettamente dipendente dall’ecosistema. Quindi, la ricerca di base è importante e lo è sempre di più se alla fine della scoperta è possibile ricevere le giuste considerazioni tali da poter operare applicazioni immediate e per scoprire nuove conoscenze. In questa fase applicativa, ma anche in quella di ricerca di base, le istituzioni dovrebbero essere sensibili ad individuare gli sforzi che molti ricercatori ed altrettanti giovani aspiranti ricercatori dedicano alla ricerca, spesso senza nessuna prospettiva.