Allievi difficili in classe: analisi clinica e cenni sulla relazione educativa


Abstract


Lo scopo di questo articolo è quello di promuovere una riflessione sul problema degli studenti difficili nelle nostre scuole elementari, medie e superiori. Partendo dai dati allarmanti riguardanti l'aumento degli studenti problematici nelle scuole italiane, si propone una spiegazione di questo fenomeno con radici nelle relazioni familiari e nella crisi sociale sempre più diffusa oggi. Si presenta poi una tipologia di studenti difficili in relazione al loro profilo di tratti di personalità, prestando particolare attenzione sia alla patologia del carattere sia alla patologia narcisistica, entrambe in crescita tra gli studenti. Su questa base, si formula un'ipotesi per l'intervento degli insegnanti nelle scuole a contatto con studenti difficili, partendo dall'assunto che essi tendono ad attivare trasferimenti intensi, violenti e contraddittori, a cui l'insegnante è chiamato a rispondere con una posizione che lo porti a non reagire a livello personale, ma a mantenere un atteggiamento di riflessione costante prima di agire, funzionale a una risposta che contenga le emozioni dolorose dello studente. Viene messo in evidenza come il grande livello di stress coinvolto nelle relazioni con gli studenti difficili sia tra le cause principali del burnout degli insegnanti e come, dietro il comportamento problematico dello studente, spesso emerga la questione delle difficoltà emotive legate alla gestione dell'ansia nel processo di apprendimento generale.

 

 

 

The aim of this article is to promote a contribution of reflection on the problem of difficult students in our elementary, middle, and high school classes. Starting from the alarming data of an increase in problem students in Italian schools, an explanation of this phenomenon is put forward with its roots in family relationships and in the increasingly widespread social crisis today. This is followed by the presentation of a typology of difficult students in relation to their profile of personality traits, paying particular attention to both character pathology and narcissistic pathology, both of which are on the rise in students. On this basis, a hypothesis is drawn for teacher intervention in schools in contact with difficult students, starting from the assumption that they tend to activate intense, violent and contradictory transferences, to which the teacher is called to respond with a position that leads him or her not to react on a personal level, but to place an attitude of constant reflection before action, functional to a response to contain the student's painful emotions. It is highlighted how the great level of stress involved in relationships with difficult students is among the primary causes of teacher burnout and how behind the student's problematic behavior the issue of emotional difficulties linked to the management of anxiety often emerges in the general learning process.


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