Alcune considerazioni sulla più antica presenza dell'olivo in Italia, con particolare attenzione alla Puglia e al Salento
Abstract
It
Il saggio si propone come un primo contributo allo studio della storia dell'olivo in Puglia, e segnatamente nel Salento, in arco cronologico compreso fra l'età del Bronzo e il I sec a.C. Si ricostruiscono dapprima, sinteticamente, i più recenti orientamenti sulla più antica diffusione della pianta nel bacino del Mediterraneo: dalla sua prima domesticazione nel vicino Oriente alla propagazione alle coste elladiche, fino all'affermazione di una coltura italica dell'olivo, a partire dall'età del Bronzo, con i suoi significativi esempi pugliesi, messi in luce dalla ricerca archeologica degli ultimi decenni (Leuca, Roca Vecchia, Coppa Nevigata). La centralità della Puglia – del Salento in particolare con la sua olea Sallentina o Calabrica, ma anche della Daunia – nella produzione dell'olio emerge in maniera inequivocabile nella tarda età romanorepubblicana quando sia il dato archeologico che le fonti narrative indicano la regione come la principale esportatrice del prodotto nel bacino del Mediterraneo, in particolar modo in Egitto ma anche in Grecia e in Gallia, soprattutto grazie alla produzione anforaria brindisina dei secoli tardo II e I a.C.
En
The essay is proposed as an initial contribution to the historical study of the olive tree in Puglia, specifically in Salento, in a chronological span between the Bronze Age and the Ith century B.C. The most recent orientations concerning the most ancient diffusion of the plant in the Mediterranean basin are reconstructed first, from its first domestication in the Near East to the propagation on the Helladic coasts, up to the affirmation of an Italic olive cultivation starting from Bronze Age, with its significant Apulian examples, highlighted by archaeological research of the last decades (Leuca, Roca Vecchia, Coppa Nevigata). The centrality of Puglia – particularly Salento with its olea Sallentina or Calabrica but also Daunia – in the production of oil emerges unequivocally during the late Roman-Republican age when both the archaeological data and the narrative sources indicate the region as the main exporter of the product in the Mediterranean basin, especially to Egypt but also Greece and Gaul, primarily as a result of the Brindisi amphora production of the late IInd and Ith centuries B.C.
Il saggio si propone come un primo contributo allo studio della storia dell'olivo in Puglia, e segnatamente nel Salento, in arco cronologico compreso fra l'età del Bronzo e il I sec a.C. Si ricostruiscono dapprima, sinteticamente, i più recenti orientamenti sulla più antica diffusione della pianta nel bacino del Mediterraneo: dalla sua prima domesticazione nel vicino Oriente alla propagazione alle coste elladiche, fino all'affermazione di una coltura italica dell'olivo, a partire dall'età del Bronzo, con i suoi significativi esempi pugliesi, messi in luce dalla ricerca archeologica degli ultimi decenni (Leuca, Roca Vecchia, Coppa Nevigata). La centralità della Puglia – del Salento in particolare con la sua olea Sallentina o Calabrica, ma anche della Daunia – nella produzione dell'olio emerge in maniera inequivocabile nella tarda età romanorepubblicana quando sia il dato archeologico che le fonti narrative indicano la regione come la principale esportatrice del prodotto nel bacino del Mediterraneo, in particolar modo in Egitto ma anche in Grecia e in Gallia, soprattutto grazie alla produzione anforaria brindisina dei secoli tardo II e I a.C.
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The essay is proposed as an initial contribution to the historical study of the olive tree in Puglia, specifically in Salento, in a chronological span between the Bronze Age and the Ith century B.C. The most recent orientations concerning the most ancient diffusion of the plant in the Mediterranean basin are reconstructed first, from its first domestication in the Near East to the propagation on the Helladic coasts, up to the affirmation of an Italic olive cultivation starting from Bronze Age, with its significant Apulian examples, highlighted by archaeological research of the last decades (Leuca, Roca Vecchia, Coppa Nevigata). The centrality of Puglia – particularly Salento with its olea Sallentina or Calabrica but also Daunia – in the production of oil emerges unequivocally during the late Roman-Republican age when both the archaeological data and the narrative sources indicate the region as the main exporter of the product in the Mediterranean basin, especially to Egypt but also Greece and Gaul, primarily as a result of the Brindisi amphora production of the late IInd and Ith centuries B.C.
DOI Code:
10.1285/i11211156a33n2p15
Keywords:
Olivo; Puglia; storia dell'olivicoltura; Salento; anfore brindisine; agricoltura antica; olive tree; Apulia; Salento; history of olive growing; amphorae of Brindisi; ancient agriculture
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