Politica, religione e iconografia nelle pratiche di legittimazione e di governo degli Orsini del Balzo
Abstract
It
Scopo di questo saggio è l'esame delle varie forme di propaganda e di legittimazione signorile, messe in atto da Raimondo e Giovanni Antonio Orsini del Balzo e concretizzatesi soprattutto nella rappresentazione di una raffinata vita di corte, nella presenza costante dei loro segni araldici, nella ricerca dell'affermazione di un'identità culturale e linguistica di Terra d'Otranto, nelle committenze artistiche. Essi lasciarono chiare testimonianze della propria identità nei territori soggetti al loro dominio attraverso gli strumenti iconografici e della devozione, in sintonia spesso con il potente Ordine francescano. Tale convergenza di interessi fu particolarmente presente nel centro religioso-assistenziale di S. Caterina d'Alessandria a Galatina, allo stesso tempo 'pantheon' dinastico, veicolo di consenso e di controllo economico-sociale del distretto, attraverso lo sviluppo di quel culto, come 'instrumentum regni', in funzione dell'unità di tutti i sudditi sotto il vessillo di una Santa venerata sia dai 'latini' che dai 'greci' in un ambiente dalla fisionomia culturale mista. Risulta confermata, dunque, un'immagine degli Orsini del Balzo come politici spregiudicati, ma anche di signori consapevoli dell'importanza dell'identità tra strategie di legittimazione, richiamo ad un forte patronato spirituale e governo della comunità.
En
Aim of this essay is the exam of the various forms of propaganda and of seigneurial legitimation, executed by Raimondo and Giovanni Antonio Orsini del Balzo and realized, above all, in the representation of an elegant life at court, in the continuous presence of their coats of arms, in the pursuit of the achievement of a cultural and linguistic identity of Terra d'Otranto, in the artistic commissions. They left clear proofs of their own identity in the territory under their rule through the iconographic and devotional instruments, often in agreement with the powerful Franciscan Order. Such concurrence of interests was especially present in the religious-charitable centre of S. Caterina d'Alessandria at Galatina, at the same time dynastic 'pantheon', carrier of success and of social and economic control of the district, through the development of that cult, as 'instrumentum regni', for the unity of all subjects below Saint's banner, venerated both by 'Latins' and by 'Greeks' in an environment with mixed cultural aspect. Is proved, therefore, an Orsini del Balzo's image as unscrupulous politicians, but also as princes conscious of the value of the identity among strategies of legitimation, call to a strong spiritual patronage and rule of the community.
Scopo di questo saggio è l'esame delle varie forme di propaganda e di legittimazione signorile, messe in atto da Raimondo e Giovanni Antonio Orsini del Balzo e concretizzatesi soprattutto nella rappresentazione di una raffinata vita di corte, nella presenza costante dei loro segni araldici, nella ricerca dell'affermazione di un'identità culturale e linguistica di Terra d'Otranto, nelle committenze artistiche. Essi lasciarono chiare testimonianze della propria identità nei territori soggetti al loro dominio attraverso gli strumenti iconografici e della devozione, in sintonia spesso con il potente Ordine francescano. Tale convergenza di interessi fu particolarmente presente nel centro religioso-assistenziale di S. Caterina d'Alessandria a Galatina, allo stesso tempo 'pantheon' dinastico, veicolo di consenso e di controllo economico-sociale del distretto, attraverso lo sviluppo di quel culto, come 'instrumentum regni', in funzione dell'unità di tutti i sudditi sotto il vessillo di una Santa venerata sia dai 'latini' che dai 'greci' in un ambiente dalla fisionomia culturale mista. Risulta confermata, dunque, un'immagine degli Orsini del Balzo come politici spregiudicati, ma anche di signori consapevoli dell'importanza dell'identità tra strategie di legittimazione, richiamo ad un forte patronato spirituale e governo della comunità.
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Aim of this essay is the exam of the various forms of propaganda and of seigneurial legitimation, executed by Raimondo and Giovanni Antonio Orsini del Balzo and realized, above all, in the representation of an elegant life at court, in the continuous presence of their coats of arms, in the pursuit of the achievement of a cultural and linguistic identity of Terra d'Otranto, in the artistic commissions. They left clear proofs of their own identity in the territory under their rule through the iconographic and devotional instruments, often in agreement with the powerful Franciscan Order. Such concurrence of interests was especially present in the religious-charitable centre of S. Caterina d'Alessandria at Galatina, at the same time dynastic 'pantheon', carrier of success and of social and economic control of the district, through the development of that cult, as 'instrumentum regni', for the unity of all subjects below Saint's banner, venerated both by 'Latins' and by 'Greeks' in an environment with mixed cultural aspect. Is proved, therefore, an Orsini del Balzo's image as unscrupulous politicians, but also as princes conscious of the value of the identity among strategies of legitimation, call to a strong spiritual patronage and rule of the community.
DOI Code:
10.1285/i11211156a32n2p145
Keywords:
Principi Orsini del Balzo; propaganda; costruzione statuale; Santa Caterina d'Alessandria; Princes Orsini del Balzo; propaganda; state organization; Santa Caterina d'Alessandria
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