Socialismo, federalismo, Stati Uniti d'Europa. Carlo Rosselli di fronte alla crisi della civiltà europea
Abstract
IT
Prendendo avvio dalle riflessioni sul futuro dell'Europa svolte da Gaetano Salvemini e Attilio Cabiati al termine della Prima guerra mondiale, il presente saggio mira ad analizzare i punti principali della riflessione di Carlo Rosselli in merito alla crisi morale e politica attraversata dalla civiltà europea durante gli anni '30. Ci si concentrerà, inizialmente, su come Salvemini e Cabiati abbiano favorito la conoscenza da parte di Rosselli della migliore tradizione federalista italiana e del più avanzato internazionalismo liberale, entrambi indispensabili per immaginare vie alternative rispetto alla configurazione diplomatica scaturita dai trattati di Versailles e dal rinnovato accentramento amministrativo imposto all'Italia dal fascismo. Dopo una prima adesione al magistero gobettiano, che collocava le cause dell'affermazione del fascismo in una prospettiva meramente nazionale, Carlo Rosselli, anche sulla scorta dell'assidua frequentazione con Andrea Caffi, cominciò un profondo ripensamento del fenomeno fascista, specie dopo la nomina di Hitler a cancelliere della repubblica di Weimar. Di fronte alla progressiva fascistizzazione del continente, Rosselli individuava una delle cause principali dell'affermazione dei regimi dittatoriali nella profonda crisi morale, prima ancora che politica, che aveva investito le ormai esauste classi dirigenti europee. La crisi europea, in questo senso, era solo una spia di una profonda sfiducia nelle formule vuote del pacifismo democratico e della stessa propaganda socialista, ritenute da Rosselli incapaci di opporsi con efficacia e vigore alla montante marea fascista. La necessità di ripensare un programma di rigenerazione politica e morale del continente su basi socialiste e liberali, adottando con decisione i principi dell'autonomia individuale e sociale, assumeva, nel pensiero di Carlo Rosselli, i contorni storici e geografici dell'intero continente europeo, per cui egli prospettava un percorso di liberazione dal fascismo, finalizzato ad una radicale configurazione dell'Europa su basi federaliste e di avanzata democrazia sociale. In tal senso, la parola d'ordine degli Stati Uniti d'Europa, oltre che come obiettivo politico a media scadenza, si candidava a divenire un potente mito politico intorno al quale coagulare la fede e le speranze di coloro i quali si opponevano ad un destino di sopraffazione che sembrava essere ineluttabile quando, nel 1937, i fratelli Rosselli furono barbaramente assassinati da sicari inviati da Mussolini.
EN
Starting from the considerations on the future of Europe developed by Gaetano Salvemini and Attilio Cabiati at the end of the First World War, this contribution aims to focus on the main issues developed by Carlo Rosselli about the moral and political crisis experienced by the European civilization during the Thirties. For a first, the essay will be devoted to analyse how Salvemini and Cabiati strongly influenced Carlo Rosselli's thought, contributing to spread both the best Italian federalist literature and the most advanced liberal internationalism, in order to imagine alternative ways for the European diplomatic situation and for the Italian constitutional framework. After a first phase influenced by Piero Gobetti's interpretation of Fascism, which was oriented to explain this political movement principally in a national perspective, Carlo Rosselli, also thanks to his friendship with Andrea Caffi, began to rethink Fascism, especially after Adolf Hitler had been appointed Chancellor of the Weimar Republic. Before the rise of Fascism in a large part of Europe, Rosselli pointed out that the moral and political crisis that affected the democratic leaderships was one of the main reasons that favoured the affirmation of fascist dictatorships in Europe. The European crisis was only a sign of the deep lack of confidence in the pacifism and in the socialist propaganda, that Rosselli considered unable to fight against Fascism. According to Carlo Rosselli, the need to imagine a new program of political and moral regeneration for Europe, established on socialist and federalist basis, served to pave the way to a new historical and geographical configuration of Europe established on federalism and more advanced social democratic values. In this line, the keyword of "United States of Europe" represented both a political goal and a strong political myth able to mobilize all the people that in Europe opposed to Fascism and were ready to die, like the two Rosselli brothers, in the struggle for a free and democratic continent.
Prendendo avvio dalle riflessioni sul futuro dell'Europa svolte da Gaetano Salvemini e Attilio Cabiati al termine della Prima guerra mondiale, il presente saggio mira ad analizzare i punti principali della riflessione di Carlo Rosselli in merito alla crisi morale e politica attraversata dalla civiltà europea durante gli anni '30. Ci si concentrerà, inizialmente, su come Salvemini e Cabiati abbiano favorito la conoscenza da parte di Rosselli della migliore tradizione federalista italiana e del più avanzato internazionalismo liberale, entrambi indispensabili per immaginare vie alternative rispetto alla configurazione diplomatica scaturita dai trattati di Versailles e dal rinnovato accentramento amministrativo imposto all'Italia dal fascismo. Dopo una prima adesione al magistero gobettiano, che collocava le cause dell'affermazione del fascismo in una prospettiva meramente nazionale, Carlo Rosselli, anche sulla scorta dell'assidua frequentazione con Andrea Caffi, cominciò un profondo ripensamento del fenomeno fascista, specie dopo la nomina di Hitler a cancelliere della repubblica di Weimar. Di fronte alla progressiva fascistizzazione del continente, Rosselli individuava una delle cause principali dell'affermazione dei regimi dittatoriali nella profonda crisi morale, prima ancora che politica, che aveva investito le ormai esauste classi dirigenti europee. La crisi europea, in questo senso, era solo una spia di una profonda sfiducia nelle formule vuote del pacifismo democratico e della stessa propaganda socialista, ritenute da Rosselli incapaci di opporsi con efficacia e vigore alla montante marea fascista. La necessità di ripensare un programma di rigenerazione politica e morale del continente su basi socialiste e liberali, adottando con decisione i principi dell'autonomia individuale e sociale, assumeva, nel pensiero di Carlo Rosselli, i contorni storici e geografici dell'intero continente europeo, per cui egli prospettava un percorso di liberazione dal fascismo, finalizzato ad una radicale configurazione dell'Europa su basi federaliste e di avanzata democrazia sociale. In tal senso, la parola d'ordine degli Stati Uniti d'Europa, oltre che come obiettivo politico a media scadenza, si candidava a divenire un potente mito politico intorno al quale coagulare la fede e le speranze di coloro i quali si opponevano ad un destino di sopraffazione che sembrava essere ineluttabile quando, nel 1937, i fratelli Rosselli furono barbaramente assassinati da sicari inviati da Mussolini.
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Starting from the considerations on the future of Europe developed by Gaetano Salvemini and Attilio Cabiati at the end of the First World War, this contribution aims to focus on the main issues developed by Carlo Rosselli about the moral and political crisis experienced by the European civilization during the Thirties. For a first, the essay will be devoted to analyse how Salvemini and Cabiati strongly influenced Carlo Rosselli's thought, contributing to spread both the best Italian federalist literature and the most advanced liberal internationalism, in order to imagine alternative ways for the European diplomatic situation and for the Italian constitutional framework. After a first phase influenced by Piero Gobetti's interpretation of Fascism, which was oriented to explain this political movement principally in a national perspective, Carlo Rosselli, also thanks to his friendship with Andrea Caffi, began to rethink Fascism, especially after Adolf Hitler had been appointed Chancellor of the Weimar Republic. Before the rise of Fascism in a large part of Europe, Rosselli pointed out that the moral and political crisis that affected the democratic leaderships was one of the main reasons that favoured the affirmation of fascist dictatorships in Europe. The European crisis was only a sign of the deep lack of confidence in the pacifism and in the socialist propaganda, that Rosselli considered unable to fight against Fascism. According to Carlo Rosselli, the need to imagine a new program of political and moral regeneration for Europe, established on socialist and federalist basis, served to pave the way to a new historical and geographical configuration of Europe established on federalism and more advanced social democratic values. In this line, the keyword of "United States of Europe" represented both a political goal and a strong political myth able to mobilize all the people that in Europe opposed to Fascism and were ready to die, like the two Rosselli brothers, in the struggle for a free and democratic continent.
DOI Code:
10.1285/i11211156a31n1p63
Keywords:
Socialismo liberale; Fascismo; Federalismo; Civiltà europea; Stati uniti d'Europa; Liberal Socialism; Fascism; Federalism; European Civilization; United States of Europe
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