Per una storia della marina granducale toscana in età moderna (secoli XVI-XVIII)
Abstract
It
Lo Stato toscano non riusci? mai a divenire una potenza marittima al pari di quelle genovese o veneziana. Nonostante, infatti, l'interesse e l'impegno profusi dai primi Medici per l'avvio di una ambiziosa politica marinara l'obiettivo si rivelò alla lunga irrealizzabile: gli enormi costi finanziari richiesti per la costituzione di una marina nazionale, lo scarso entusiasmo dei mercanti fiorentini a sostenerli e soprattutto la debole posizione del nuovo Stato nel delicato equilibrio politico e militare Mediterraneo (stretto com'era tra le superpotenze di allora, Spagna, Francia, Impero turco), consigliarono i successori di Cosimo I a ripiegare verso obiettivi meno ambiziosi e più facilmente raggiungibili, come il potenziamento del porto labronico e della fortezza di Portoferraio e il mantenimento di una piccola flotta da guerra per difendere le coste dai pirati barbareschi. Obiettivi che non sarebbero cambiati con l'arrivo degli Asburgo-Lorena sul trono di Firenze (1737). La politica navale del Granducato rimase, infatti, legata sul piano militare alla difesa delle acque territoriali, mentre su quello commerciale avrebbe continuato a servirsi per i propri traffici delle più importanti bandiere mercantili dell'epoca.
En
Tuscan State was not able to become a maritime power as Genoa or Venice. Despite the interest and commitment that the first Medici lavished for the start of an ambitious maritime policy, the goal proved to be unfeasible in the long run. The enormous financial costs required for setting up their own strong navy, the lack of enthusiasm of Florentine merchants to support them and especially the weak position of the New State in the delicate political and military Mediterranean balance (Tuscany was surrounded by some of the superpowers of those times: Spain, France, Turkish Empire), advised the successors of Cosimo I to cut back their ambitious goals. So they reformulate them (strengthening the Livorno's port and Portoferraio's fortress; mantaining a small fleet able to defend the coast from pirates). Goals that would not be changed with the arrival of Habsburg-Lorraine on the throne of Florence (1737). The Grand Duchy naval policy was tied militarily to the defense of territorial waters, while on the trade side, for its own traffic, it would carry on using the most relevant and powerful merchant fleets of the time.
Lo Stato toscano non riusci? mai a divenire una potenza marittima al pari di quelle genovese o veneziana. Nonostante, infatti, l'interesse e l'impegno profusi dai primi Medici per l'avvio di una ambiziosa politica marinara l'obiettivo si rivelò alla lunga irrealizzabile: gli enormi costi finanziari richiesti per la costituzione di una marina nazionale, lo scarso entusiasmo dei mercanti fiorentini a sostenerli e soprattutto la debole posizione del nuovo Stato nel delicato equilibrio politico e militare Mediterraneo (stretto com'era tra le superpotenze di allora, Spagna, Francia, Impero turco), consigliarono i successori di Cosimo I a ripiegare verso obiettivi meno ambiziosi e più facilmente raggiungibili, come il potenziamento del porto labronico e della fortezza di Portoferraio e il mantenimento di una piccola flotta da guerra per difendere le coste dai pirati barbareschi. Obiettivi che non sarebbero cambiati con l'arrivo degli Asburgo-Lorena sul trono di Firenze (1737). La politica navale del Granducato rimase, infatti, legata sul piano militare alla difesa delle acque territoriali, mentre su quello commerciale avrebbe continuato a servirsi per i propri traffici delle più importanti bandiere mercantili dell'epoca.
En
Tuscan State was not able to become a maritime power as Genoa or Venice. Despite the interest and commitment that the first Medici lavished for the start of an ambitious maritime policy, the goal proved to be unfeasible in the long run. The enormous financial costs required for setting up their own strong navy, the lack of enthusiasm of Florentine merchants to support them and especially the weak position of the New State in the delicate political and military Mediterranean balance (Tuscany was surrounded by some of the superpowers of those times: Spain, France, Turkish Empire), advised the successors of Cosimo I to cut back their ambitious goals. So they reformulate them (strengthening the Livorno's port and Portoferraio's fortress; mantaining a small fleet able to defend the coast from pirates). Goals that would not be changed with the arrival of Habsburg-Lorraine on the throne of Florence (1737). The Grand Duchy naval policy was tied militarily to the defense of territorial waters, while on the trade side, for its own traffic, it would carry on using the most relevant and powerful merchant fleets of the time.
DOI Code:
10.1285/i11211156a30n2p197
Keywords:
Granducato di Toscana; Livorno; marina toscana; Grand Duchy of Tuscany; Livorno; Tuscan Fleet
Full Text: PDF
Refbacks
- There are currently no refbacks.