Per una storia dell'infanzia abbandonata in età moderna: i messaggi dell'abbandono
Abstract
It
Fenomeno antico, profondamente radicato nella natura umana, il tema degli esposti, dei trovatelli e, più in generale, dell'infanzia abbandonata ha sempre affascinato la fantasia popolare e nel contempo alimentato un ricco filone di studi e ricerche. Obiettivo del saggio è fornire alcune riflessioni su un particolare aspetto, per molti versi ancora poco esplorato, che accompagnava l'esposizione. Nel passato, infatti, era diffuso l'uso di dotare l'esposto di un particolare segno di riconoscimento. Si tratta di messaggi scritti e oggetti della più varia natura, frutto di scelte fantasiose e originali, che costituiscono spesso le uniche tracce giunte sino a noi di quelle migliaia di genitori che affidavano i loro figli alla pubblica carità, magari con la convinzione, o con la sola speranza, che si trattasse di un affidamento temporaneo. Il saggio offre una panoramica delle principali tipologie di segni di riconoscimento, in un viaggio che percorre idealmente l'intera Penisola. Da ultimo, lo studio si apre ad alcuni confronti internazionali al fine di evidenziare analogie e differenze in un fenomeno di indubbio interesse.
En
Abandoned infants were a common feature of life in the past. This issue caught the popular imagination and, simultaneously, produced a rich historical field of research. The paper focuses on a particular, and often overlooked, aspect of this phenomenon: the tokens. In many cases, these abandoned infants were left with a sign of recognition, a token, either to ensure their correct treatment or to permit an eventual reclamation. These symbols are of many different kinds and, usually, they represent the only reliable trace that can lead historians to the original families and relatives. This paper evaluates the different typologies of symbols in modern age Italy and expands its range for an international analysis.
Fenomeno antico, profondamente radicato nella natura umana, il tema degli esposti, dei trovatelli e, più in generale, dell'infanzia abbandonata ha sempre affascinato la fantasia popolare e nel contempo alimentato un ricco filone di studi e ricerche. Obiettivo del saggio è fornire alcune riflessioni su un particolare aspetto, per molti versi ancora poco esplorato, che accompagnava l'esposizione. Nel passato, infatti, era diffuso l'uso di dotare l'esposto di un particolare segno di riconoscimento. Si tratta di messaggi scritti e oggetti della più varia natura, frutto di scelte fantasiose e originali, che costituiscono spesso le uniche tracce giunte sino a noi di quelle migliaia di genitori che affidavano i loro figli alla pubblica carità, magari con la convinzione, o con la sola speranza, che si trattasse di un affidamento temporaneo. Il saggio offre una panoramica delle principali tipologie di segni di riconoscimento, in un viaggio che percorre idealmente l'intera Penisola. Da ultimo, lo studio si apre ad alcuni confronti internazionali al fine di evidenziare analogie e differenze in un fenomeno di indubbio interesse.
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Abandoned infants were a common feature of life in the past. This issue caught the popular imagination and, simultaneously, produced a rich historical field of research. The paper focuses on a particular, and often overlooked, aspect of this phenomenon: the tokens. In many cases, these abandoned infants were left with a sign of recognition, a token, either to ensure their correct treatment or to permit an eventual reclamation. These symbols are of many different kinds and, usually, they represent the only reliable trace that can lead historians to the original families and relatives. This paper evaluates the different typologies of symbols in modern age Italy and expands its range for an international analysis.
DOI Code:
10.1285/i11211156a30n2p79
Keywords:
infanzia abbandonata; segni di riconoscimento; Italia; Londra; New York; foundlings; tokens; Italy; London; New York
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