a cura di Antonella Ricciardelli, Giulia Urso |
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eISBN: 978-88-8305-098-5
In un’area così complessa ed eterogenea quale quella mediterranea, troppo spesso segnata da conflitti e contrapposizioni ed altresì caratterizzata da profondi divari economici e sociali, la cooperazione può divenire un mirabile strumento di interazione dialettica tra i popoli, un’occasione di dialogo che promuova la conoscenza reciproca e ponga le basi per un’integrazione regionale che divenga il fondamento di un futuro di pace e di prosperità. Ma affinché la cooperazione non si traduca in una nuova forma di colonizzazione culturale o in sterili iniziative prive di un’effettiva coerenza territoriale, incapaci cioè di leggere ed interpretare le vocazioni e le esigenze delle aree su cui si interviene, è necessario che gli enti cooperanti acquisiscano coscienza, da una parte, dell’importanza che riveste la conoscenza del territorio nella predisposizione dei progetti di cooperazione internazionale e, dall’altra, dell’esigenza di impostare il progetto sulla base di principi quali la reciprocità delle iniziative e il coinvolgimento delle comunità locali. L’obiettivo del volume, nato in seguito al lavoro di ricerca realizzato dall’Osservatorio Regionale della Cooperazione Internazionale della Regione Puglia - afferente all’Università del Salento, Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo - è proprio quello di riflettere, con uno sguardo particolare rivolto alla Puglia, sul ruolo della cooperazione internazionale nel processo di integrazione euro-mediterranea e su quali obiettivi debbano guidare le iniziative di cooperazione, a livello pubblico e privato, perché queste possano risultare concretamente efficaci e contribuire così allo sviluppo sincretico e sincronico di tutta la regione mediterranea.
Table of Contents
Introduzione. Il valore strategico della cooperazione |
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F. Pollice |
5-17 |
Parte I. La Cooperazione Euro-mediterranea |
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19-20 |
L'Unione per il mediterraneo: storia di una stratificazione normativa |
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S. Cafaro |
21-41 |
Diritti umani e Mediterraneo nel Human Rights Data Project |
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A. Pisanò |
43-56 |
Sviluppo come integrazione economica e culturale |
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C. Perrotta |
57-60 |
Il laboratorio costituzionale mediterraneo |
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A. Isoni |
61-75 |
Parte II. Esperienze di cooperazione decentrata nel Mediterraneo |
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77-78 |
La cooperazione allo sviluppo: il caso della Puglia |
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A. Ricciardelli, F. Spagnuolo, G. Urso, A. Zacheo |
79-118 |
L'identità territoriale nella cooperazione decentrata |
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G. Gatti |
119-128 |
Il ruolo delle autonomie locali nella cooperazione decentrata. Libano: esperienze di cooperazione a confronto |
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L. Sergio |
129-141 |
Relazioni tra gli attori della cooperazione. La governance per una politica di sviluppo a livello locale |
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A. Lieto |
143-153 |
La cooperazione in ambito turistico-rurale: un caso-studio tra le isole del Mediterraneo |
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C. Rinaldi |
155-170 |
Ai margini: i missionari comboniani in Egitto |
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E. Gonzales |
171-181 |
Riflessioni sulla cooperazione euro-mediterranea: il Marocco |
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G. Spedicato |
183-194 |
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e-ISBN: 978-88-8305-098-5