Avvio della mobilitazione industriale e agitazioni operaie nel Mezzogiorno continentale al tempo della Grande Guerra (1915-1916)
Abstract
It
In Italia, la mobilitazione industriale durante la Grande Guerra fu un inedito apparato costruito dallo Stato per adeguare il sistema economico nazionale alle esigenze dello sforzo bellico. La nostra storiografia sul tema dell'organizzazione, del governo e dei caratteri salienti della mobilitazione industriale nel complesso ha compiuto un notevole e basilare sforzo di ricostruzione, analisi e interpretazione. Sono rari, invece, gli studi dedicati alle modalità con cui il dispositivo della mobilitazione industriale si propagò e operò al livello territoriale delle aree regionali e/o macro/sub-regionali. L'obiettivo di fondo del lavoro che qui si presenta è di fornire elementi aggiuntivi di conoscenza alla storia, ancora poco approfondita, della mobilitazione industriale nel Sud d'Italia continentale, partendo dall'ipotesi che anche qui, come in tutto il Paese, l'arrivo della gigantesca intelaiatura di supporto allo sforzo bellico esercitò intense sollecitazioni sui rapporti economici e sociali, sulle pratiche politiche e amministrative, sull'organizzazione e sul governo degli apparati decentrati dello Stato e degli enti autarchici territoriali, il tutto mediato da una classe dirigente locale di colpo investita di nuovi ruoli e funzioni e costretta a rivedere comportamenti economici e scelte politiche. Nell'economia di questo contributo, si è ritenuto di ricostruire e illustrare esclusivamente le fasi d'avvio della mobilitazione industriale e le agitazioni operaie che ne conseguirono nell'arco temporale compreso tra il 1915 e la fine del 1916, secondo una ipotesi di periodizzazione in base alla quale l'esperienza della mobilitazione industriale nel Mezzogiorno continentale avrebbe fatto registrare due stadi: il primo, di preparazione e rodaggio dell'apparato e coincidente, appunto, con il biennio 1915-1916, il secondo, invece, all'incirca nel biennio successivo 1917-1918, di stabilizzazione strutturale e di funzionamento maturo del sistema, processi inaugurati dai cambiamenti significativi sul piano normativo e dalle modifiche sostanziali apportate all'architettura organizzativa con la decisione delle autorità centrali, nell'estate del 1917, di scorporare dal Comitato regionale di mobilitazione industriale per l'Italia meridionale un omologo organismo avente come sede Bari e come zone di giurisdizione le Puglie e la Basilicata, escluso il circondario di Lagonegro.
En
In Italy, industrial mobilization during the Great War was an unprecedented apparatus built by the state to adapt the national economic system to the needs of the war effort. Our historiography concerning the organization, governance and salient characters of industrial mobilization as a whole has made a remarkable and basic effort of reconstruction, analysis and interpretation. Relatively rare, however, are the studies devoted specifically to understand the ways in which the device of industrial mobilization propagated and operated on the territorial level of regional and/or macro/sub-regional areas. The essential objective of this paper is to provide additional elements of knowledge to the still not very investigated history of industrial mobilization in the continental Southern Italy, starting from the hypothesis that here too, as in the whole country, the arrival of the gigantic support framework for the war effort exerted intense solicitations on economic and social relations, on political and administrative practices, on the organization and governance of the decentralized apparatuses of the State and of the autarkic territorial entities, all mediated by a local ruling class suddenly invested with new roles and functions and forced to reassess economic behavior and political choices. In this study, it was decided to reconstruct and illustrate exclusively the start-up phases of industrial mobilization and the workers' agitations that ensued in the period between 1915 and the end of 1916, in accordance with a periodization hypothesis based on the assumption that the experience of industrial mobilization in the continental Mezzogiorno had two stages: A first one, of preparation and running-in of the apparatus and coinciding, precisely, with the two-year period 1915-1916; and a second one, approximately in the following two-year period 1917-1918, of system structural stabilization and mature functioning, processes inaugurated by significant changes on the legislative level and by substantial modifications of the organizational architecture brought by the decision of the central authorities, in the summer of 1917, to spin off from the Regional Industrial Mobilization Committee for Southern Italy a counterpart body with Bari as its headquarters and Apulia and Basilicata as its areas of jurisdiction, excluding the Lagonegro district.
In Italia, la mobilitazione industriale durante la Grande Guerra fu un inedito apparato costruito dallo Stato per adeguare il sistema economico nazionale alle esigenze dello sforzo bellico. La nostra storiografia sul tema dell'organizzazione, del governo e dei caratteri salienti della mobilitazione industriale nel complesso ha compiuto un notevole e basilare sforzo di ricostruzione, analisi e interpretazione. Sono rari, invece, gli studi dedicati alle modalità con cui il dispositivo della mobilitazione industriale si propagò e operò al livello territoriale delle aree regionali e/o macro/sub-regionali. L'obiettivo di fondo del lavoro che qui si presenta è di fornire elementi aggiuntivi di conoscenza alla storia, ancora poco approfondita, della mobilitazione industriale nel Sud d'Italia continentale, partendo dall'ipotesi che anche qui, come in tutto il Paese, l'arrivo della gigantesca intelaiatura di supporto allo sforzo bellico esercitò intense sollecitazioni sui rapporti economici e sociali, sulle pratiche politiche e amministrative, sull'organizzazione e sul governo degli apparati decentrati dello Stato e degli enti autarchici territoriali, il tutto mediato da una classe dirigente locale di colpo investita di nuovi ruoli e funzioni e costretta a rivedere comportamenti economici e scelte politiche. Nell'economia di questo contributo, si è ritenuto di ricostruire e illustrare esclusivamente le fasi d'avvio della mobilitazione industriale e le agitazioni operaie che ne conseguirono nell'arco temporale compreso tra il 1915 e la fine del 1916, secondo una ipotesi di periodizzazione in base alla quale l'esperienza della mobilitazione industriale nel Mezzogiorno continentale avrebbe fatto registrare due stadi: il primo, di preparazione e rodaggio dell'apparato e coincidente, appunto, con il biennio 1915-1916, il secondo, invece, all'incirca nel biennio successivo 1917-1918, di stabilizzazione strutturale e di funzionamento maturo del sistema, processi inaugurati dai cambiamenti significativi sul piano normativo e dalle modifiche sostanziali apportate all'architettura organizzativa con la decisione delle autorità centrali, nell'estate del 1917, di scorporare dal Comitato regionale di mobilitazione industriale per l'Italia meridionale un omologo organismo avente come sede Bari e come zone di giurisdizione le Puglie e la Basilicata, escluso il circondario di Lagonegro.
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In Italy, industrial mobilization during the Great War was an unprecedented apparatus built by the state to adapt the national economic system to the needs of the war effort. Our historiography concerning the organization, governance and salient characters of industrial mobilization as a whole has made a remarkable and basic effort of reconstruction, analysis and interpretation. Relatively rare, however, are the studies devoted specifically to understand the ways in which the device of industrial mobilization propagated and operated on the territorial level of regional and/or macro/sub-regional areas. The essential objective of this paper is to provide additional elements of knowledge to the still not very investigated history of industrial mobilization in the continental Southern Italy, starting from the hypothesis that here too, as in the whole country, the arrival of the gigantic support framework for the war effort exerted intense solicitations on economic and social relations, on political and administrative practices, on the organization and governance of the decentralized apparatuses of the State and of the autarkic territorial entities, all mediated by a local ruling class suddenly invested with new roles and functions and forced to reassess economic behavior and political choices. In this study, it was decided to reconstruct and illustrate exclusively the start-up phases of industrial mobilization and the workers' agitations that ensued in the period between 1915 and the end of 1916, in accordance with a periodization hypothesis based on the assumption that the experience of industrial mobilization in the continental Mezzogiorno had two stages: A first one, of preparation and running-in of the apparatus and coinciding, precisely, with the two-year period 1915-1916; and a second one, approximately in the following two-year period 1917-1918, of system structural stabilization and mature functioning, processes inaugurated by significant changes on the legislative level and by substantial modifications of the organizational architecture brought by the decision of the central authorities, in the summer of 1917, to spin off from the Regional Industrial Mobilization Committee for Southern Italy a counterpart body with Bari as its headquarters and Apulia and Basilicata as its areas of jurisdiction, excluding the Lagonegro district.
DOI Code:
10.1285/i11211156a36n1p83
Keywords:
Sud d'Italia; Mezzogiorno; Grande guerra; mobilitazione industriale; comitato regionale; ausiliarietà; lavoro militarizzato; sindacalismo; conflitto sociale; classi dirigenti; Southern Italy; Great War; industrial mobilization; regional committee; auxiliariety; militarized work; syndicalism; social conflict; ruling classes
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