Dezignobatis italicus (Chondrichthyes, Batomorphii), gen. et sp. nov., dalle argille oligoceniche del torrente Chiavon (VI)


Abstract


It
L'autore descrive un batoideo fossile di antica raccolta proveniente dalle micriti argillose affioranti nell'alveo del torrente Chiavon, presso Fara Vicentino, Vicenza, datate all'Oligocene medio. L'esemplare descritto rappresenta l'olotipo di un nuovo genere e di una nuova specie, Dezignobatis italicus, che appare caratterizzato da un inusuale mosaico di caratteri, fra i quali la seguente combinazione distintiva: (i) disco ovale la cui lunghezza è circa 1,47 volte la larghezza, (ii) minuta cartilagine rostrale, (iii) denti rajiformi, (iv) assenza di raggi direttamente articolati con il mesopterigio, (v) pinna pettorale con 138 raggi, (vi) pinna pelvica unilobulare, con 27 raggi, il cui margine posteriore supera all'indietro il margine caudale del disco, (vii) raggi di tutte le pinne filamentosi ed indivisi. La nuova specie conferma la presenza di batoidei all'interno dell'ittiofauna fossile del torrente Chiavon, peraltro già dimostrata da aculei frammentari descritti alla fine dell'800 da Achille De Zigno, che scoprì i primi pesci fossili in questo giacimento nel 1852. La presenza di batoidei bentonici dimostra che l'ambiente di sedimentazione era compatibile con quello marino vicino alla costa.
En
The author describes a fossil batoid from an ancient collection coming from the clayey micrites emerging along the banks of the Chiavon stream, near Fara Vicentino, Vicenza, dated to the Middle Oligocene. The specimen described represents the holotype of a new genus and a new species, Dezignobatis italicus, which appears to be characterized by an unusual mosaic of characters, including the following distinctive combination: (i) oval disc (whose length is about 1.47 times its width), (ii) minute rostral cartilage, (iii) rajiform teeth, (iv) absence of rays directly articulated with the mesopterygium, (v) pectoral fin with 138 rays, (vi) unilobular pelvic fin with 27 rays, whose posterior margin exceeds the margin backwards back of the disc, (vii) rays of all the fins filamentous and undivided. The new species confirms the presence of batoidea within the fossil ichthyofauna of the Chiavon stream, already demonstrated by fragmentary fossil stings described at the end of the 19th century by Achille De Zigno, that discovered the fossil fish in this locality in 1852. The presence of benthic batoids shows that the sedimentation environment was compatible with the marine one near the coast.

DOI Code: 10.1285/i15910725v44p71

Keywords: Batoidei fossili; Vicenza; Oligocene Medio; Dezignobatis italicus; Batoid fossil; Middle Oligocene

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