Palaentological evidence of piscivorous habits of some pycnodonts from the Middle Cenomanian of Lebanon
Abstract
It
L'autore presenta due casi di resti di pasto di picnodonti ritrovati nel calcare Cenomaniano Medio di En Nammoura, Libano; essi consistono in un coprolite ed un rigurgito. Entrambi sono icno-fossili conseguenti alla nutrizione del picnodonte Acrorhinichthys poyatoi. Il coprolite ha una struttura spiralata, indicando che l'ultimo tratto dell'intestino dei picnodonti era, probabilmente, rappresentato da una valvola a spirale, similmente a quanto accade nei selaci e negli actinopterigi primitivi (storioni). Il coprolite contiene alcune scaglie, parzialmente digerite, di un actinopterigio di piccola taglia. La massa di rigurgito è costituita dai resti scheletrici di un piccolo actinopterigio, forse un clupeiforme; tutte le ossa sono frammentate e sono presenti anche elementi scheletrici larghi e piatti che sono forse riconducibili a ossa craniche; sono ugualmente presenti anche alcune piccole scaglie. I due nuovi reperti paleontologici rafforzano le recenti prove che dimostrano come alcune linee evolutive di picnodonti, a partire da abitudini predatorie su animali invertebrati bentonici (livello trofico III), dotati di parti dure (molluschi, echinodermi, coralli), siano andate specializzandosi, almeno con alcune specie, verso abitudini francamente predatorie su altri pesci (livello trofico IV). Anche alla luce di queste nuove scoperte, l'autore propone una riconsiderazione dei picnodonti quali super-predatori all'interno dell'habitat delle scogliere coralline mesozoiche.
En
This study presents two cases of the remains of pycnodont meals found in the Middle Cenomanian limestone of En Nammoura, Lebanon. These comprise a regurgitation and a coprolite. Both are icno-fossils that have resulted from the feeding habits of the pycnodont Acrorhinichthys poyatoi. The regurgitated mass consists of the skeletal remains of a small actinopterygian, which might have been a clupeiform. All of the bones are fragmented, and there are also broad, flat skeletal elements that appear to be cranial bones; some small flakes are also present. The coprolite has a spiral structure, which indicates that the last section of the pycnodont intestine would have been a spiral valve, similar to sharks and the primitive actinopterygians (sturgeons). The coprolite contains some apparently partially digested flakes of a small actinopterygian. These two new palaeontological findings reinforce the recent studies that have shown how some evolutionary lines of pycnodonts that started from predatory habits on benthic invertebrate animals (trophic level III) that had hard parts (molluscs, echinoderms, corals), at last with some species, became specialised towards habits that were predatory on other fish (trophic level IV). Also, in light of these new discoveries, the author proposes a reconsideration of these pycnodonts also as super-predators within the habitat of the Mesozoic coral reefs.
L'autore presenta due casi di resti di pasto di picnodonti ritrovati nel calcare Cenomaniano Medio di En Nammoura, Libano; essi consistono in un coprolite ed un rigurgito. Entrambi sono icno-fossili conseguenti alla nutrizione del picnodonte Acrorhinichthys poyatoi. Il coprolite ha una struttura spiralata, indicando che l'ultimo tratto dell'intestino dei picnodonti era, probabilmente, rappresentato da una valvola a spirale, similmente a quanto accade nei selaci e negli actinopterigi primitivi (storioni). Il coprolite contiene alcune scaglie, parzialmente digerite, di un actinopterigio di piccola taglia. La massa di rigurgito è costituita dai resti scheletrici di un piccolo actinopterigio, forse un clupeiforme; tutte le ossa sono frammentate e sono presenti anche elementi scheletrici larghi e piatti che sono forse riconducibili a ossa craniche; sono ugualmente presenti anche alcune piccole scaglie. I due nuovi reperti paleontologici rafforzano le recenti prove che dimostrano come alcune linee evolutive di picnodonti, a partire da abitudini predatorie su animali invertebrati bentonici (livello trofico III), dotati di parti dure (molluschi, echinodermi, coralli), siano andate specializzandosi, almeno con alcune specie, verso abitudini francamente predatorie su altri pesci (livello trofico IV). Anche alla luce di queste nuove scoperte, l'autore propone una riconsiderazione dei picnodonti quali super-predatori all'interno dell'habitat delle scogliere coralline mesozoiche.
En
This study presents two cases of the remains of pycnodont meals found in the Middle Cenomanian limestone of En Nammoura, Lebanon. These comprise a regurgitation and a coprolite. Both are icno-fossils that have resulted from the feeding habits of the pycnodont Acrorhinichthys poyatoi. The regurgitated mass consists of the skeletal remains of a small actinopterygian, which might have been a clupeiform. All of the bones are fragmented, and there are also broad, flat skeletal elements that appear to be cranial bones; some small flakes are also present. The coprolite has a spiral structure, which indicates that the last section of the pycnodont intestine would have been a spiral valve, similar to sharks and the primitive actinopterygians (sturgeons). The coprolite contains some apparently partially digested flakes of a small actinopterygian. These two new palaeontological findings reinforce the recent studies that have shown how some evolutionary lines of pycnodonts that started from predatory habits on benthic invertebrate animals (trophic level III) that had hard parts (molluscs, echinoderms, corals), at last with some species, became specialised towards habits that were predatory on other fish (trophic level IV). Also, in light of these new discoveries, the author proposes a reconsideration of these pycnodonts also as super-predators within the habitat of the Mesozoic coral reefs.
DOI Code:
10.1285/i15910725v41p91
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