Emozioni e rituali quotidiani in Émile Durkheim, Erving Goffman e Randall Collins


Abstract


Il presente contributo si propone di illustrare come Erving Goffman e Randall Collins sviluppino il modello ritualistico-emotivo di Durkheim, facendone un elemento essenziale nei rituali di interazione (Goffman, 1967; Collins, 1975). In Le forme elementari della vita religiosa Émile Durkheim (1912) ha considerato l'importanza dei fattori emozionali, oggettivati nelle esperienze rituali, come agenti di coesione indispensabili per l'unità sociale, rinvenibili per Erivng Goffman nella rappresentazione rituale della vita quotidiana in cui hanno origine i rapporti di reciprocità. Per Collins la solidarietà emotiva, e l'ordine rituale, sono rintracciabili in tutte quelle modalità di interazione in cui i soggetti, riattivando i loro sentimenti, rigenerano processi di condivisione e appartenenza. Prendendo spunto dall'analisi durkheimiana, sarà illustrato come la dimensione rituale ed emotiva rappresenti uno snodo teorico cruciale tanto per la sociologia goffmaniana, impegnata ad osservare la presentazione del sé nei contesti sociali, quanto per Collins, attento ad interpretare le interazioni sociali che si riproducono nelle "micro-situazioni", e l'energia emotiva che generata nei rituali contemporanei.

DOI Code: 10.1285/i9788883051593p2

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