La transizione Pleistocene-Olocene nel NW della Penisola iberica attraverso lo studio delle strategie di caccia: le grotte di Valdavara ed Eirós (Galizia, Spagna)


Abstract


It
Valdavara ed Eirós sono due grotte localizzate in Galizia (Spagna) che distano circa 20 chilometri in linea d'aria l'una dell'altra e si situano in un corridoio di comunicazione naturale tra il litorale cantabrico e l'altopiano centrale della Penisola iberica. L'analisi dei reperti faunistici, ben conservati ed in contesto stratigrafico, ha reso possibile ricostruire un modello di sfruttamento delle risorse naturali, che parte dal Paleolitico superiore iniziale (strato 2 di Eirós) fino alla Preistoria recente (4.500 BP, in Valdavara). All'inizio del Paleolitico superiore, si osserva uno sfruttamento delle risorse faunistiche proprie di habitat boscoso (soprattutto cervidi) e occasionalmente di carnivori mentre nel Paleolitico finale-Maddaleniano medio, si va verso strategie di caccia mista, basate sul consumo di camoscio, cervo e leporidi. Durante la transizione Pleistocene-Olocene si assiste ad una specializzazione più marcata e si introducono le risorse secondarie nella dieta, soprattutto pesci e uccelli. In epoche più recenti, è documentata la domesticazione di ovicaprini e l'introduzione dei suini. Tuttavia, non si assiste ad una forte specializzazione della caccia nei confronti di un'unica specie, come avviene nel litorale cantabrico, e nemmeno all'introduzione di molluschi come accade in Portogallo. In Galizia, si attesta un'economia diversificata, altamente adattata all'ambiente circostante e al clima, con graduali cambiamenti che si introducono tramite i contatti tra le popolazioni cantabriche e portoghesi, in contesti di montagna.
En
Valdavara and Eirós are two Galician caves that are 20 kilometres far from each other, as the crow flies. The caves are located at the end of naturally communicating corridors between the Cantabrian coast and the central plateau of the Iberian Peninsula. Well-preserved faunal remains recovered in a well-defined stratigraphic context, allowed us to study the exploitation patterns of the natural resources. The sequence starts with the initial Upper Palaeolithic (layer 2 of Cova Eirós) and it ends with the recent Prehistory (4.500 BP at Valdavara cave). The evolution of hunting pattern was from the initial Upper Palaeolithic assemblage dominated by faunal woodland resources (mostly deer) and rare exploitation of carnivore carcass, to the late Upper Palaeolithic where there was a mixed model based on chamois, deer and leporids exploitation. Successively, at the Pleistocene-Holocene transition we noticed a more evolved hunting pattern with the introduction of secondary dietary resources (fish and birds). Sheep and goat domestication and pig exploitation are documented in the recent Prehistorian layers. Therefore, we see that a specialised hunting was neither pronounced for one species as in the Cantabrian coast model, nor based on a dual economy as in the Portuguese pattern (with shellfish). The evolution of hunting strategies in the Galician region reveals a diversified economy. This type of economy was well adapted to the local environmental and climatic conditions in a mountain context and evolved gradually through the contacts with the Cantabrian and Portuguese regions.

DOI Code: 10.1285/i9788883051487p45

Keywords: Strategie di caccia; Transizione Pleistocene-Olocene; Penisola Iberica; Tafonomia; Hunting strategies; Pleistocene-Holocene transition; Iberian Peninsula; Taphonomy

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